L'ISOLA DI SAN PIETRO NEL MEDIOEVO: ALBERICO DELLE TRE FONTANE E IL CHRONICON
28.06.2024 19:17A cura di Gianni Piredda L’isola di San Pietro nel medioevo: Alberico delle Tre Fontane e il Chronicon.
Alberico delle Tre Fontane (in latino Albericus Trium Fontium) fu l’autore del Chronicon, ossia un documento molto vasto in cui sono trattati tanti fatti storici tra i quali quello riguardante il naufragio della Crociata dei fanciulli, avvenuto nel 1212, nelle acque dell’isola di San Pietro. Fu il primo cronista che parlò dell’isola di San Pietro in epoca medioevale, facendo riferimento proprio a quel tragico avvenimento e alla costruzione della chiesa dei Novelli Innocenti per volere di Papa Gregorio IX. Fu un monaco francese appartenente all’ordine dei cistercensi. Visse nella prima metà del XIII secolo, nell’Abbazia delle Tre Fontane, nella diocesi di Chalons. Si dedicò prevalentemente alla storia e avendo dimorato in numerosi monasteri della Francia ebbe la possibilità di conoscere bene le tradizioni e i costumi della regione in cui visse. Pare che morì nel 1241 proprio quando era ancora impegnato nella realizzazione del Chronicon. L’opera fu incominciata nel 1232 e continuata sino al 1241. Il documento è interessante soprattutto perché utilizza, come fonti, canzoni di gesta. Inizia, secondo l’uso dei cronisti del Medioevo, dall’origine del mondo sino ad arrivare al periodo della morte di Alberico. Il monaco ebbe conoscenza d’un altro cistercense, Egidio d’Orval, quando visitò quel monastero e attinse molte notizie a questa fonte. Successivamente il Chronicon fu inviato all’abbazia di Neufmonstier presso Huy e qui furono aggiunte altre notizie sulla storia di Huy dal monaco Maurizio. Queste interpolazioni fecero dubitare della paternità di Alberico, ma la cronaca fu pienamente indagata da P. Scheffer-Boichorst. Tale documento si presenta come un utile repertorio per lo studio dei costumi e dei fatti relativi soprattutto ai secoli XI, XII e XIII. Tratta per esempio avvenimenti riguardanti le crociate, il Giubileo-indulgenza del 1208 e l'origine dell'ordine francescano. Il monaco è ricordato anche per essersi schierato in quel periodo a favore del filosofo Giovanni Scoto, traduttore del corpus dello pseudo-Dionigi, contro la condanna pronunciata da papa Onorio III nel 1225.
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